La Carta del Mulino: il disciplinare per un grano tenero sostenibile firmato Mulino Bianco
23 Settembre 2021
"Una volta perduta, la biodiversità alimentare e agricola - vale a dire tutte le specie che supportano i nostri sistemi alimentari - non può essere recuperata". L’allarme arriva dalla FAO: nel suo ultimo rapporto, l’agenzia delle Nazioni Unite accende i riflettori sul futuro del nostro cibo, dalla produzione alla distribuzione fino al consumo a tavola. L’analisi implacabile dei dati forniti da 182 Paesi dimostra come il 24% delle circa 4.000 specie di cibo selvatico siano a rischio - soprattutto piante, pesci e mammiferi. Delle circa 6.000 specie di piante coltivate per il cibo, meno di 200 contribuiscono in modo sostanziale alla produzione alimentare globale e solo nove rappresentano il 66% della produzione totale.
E proprio alla luce di una situazione del genere, il mobilitarsi non può essere appannaggio soltanto delle istituzioni e dei governi: anche le aziende devono farsi portatrici di un approccio più lungimirante, attento ai temi della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente.
LA CARTA DEL MULINO, IL DISCIPLINARE A TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ
In questa direzione va la ‘Carta del Mulino’, il disciplinare per una farina di grano tenero da agricoltura sostenibile, presentato da Mulino Bianco nel 2019: un progetto che interviene sulle principali cause di perdita della biodiversità collegate all’agricoltura e che è partito con Buongrano, il primo biscotto a marchio Mulino Bianco realizzato con il 100% di farina di grano tenero da agricoltura sostenibile, e già oggi esteso a tantissimi prodotti della marca.
La Carta del Mulino si inserisce nel solco del nostro impegno, che ha come obiettivo quello di contribuire a migliorare la vita delle persone e il benessere del pianeta attraverso la qualità del nostro cibo: per noi, un prodotto dev’essere buono, di qualità e contribuire a uno stile di vita equilibrato. Deve privilegiare il ricorso a filiere pulite e responsabili, nel rispetto dell’ambiente e delle comunità.
Sono dieci le regole che compongono la Carta del Mulino: tra queste, l’adozione di un piano di rotazione quinquennale per le colture principali per favorire la fertilità del suolo, l’utilizzo di varietà di frumento indicate da Barilla e di sementi certificate, la creazione di aree fiorite e la promozione di metodi fisici per la conservazione del grano (come la refrigerazione o l’atmosfera modificata), cosi come metodi ammessi in agricoltura biologica.
Al progetto – nato con il contributo di WWF, Università di Bologna, Università della Tuscia e OpenFields – hanno aderito ad oggi circa 2.600 imprese agricole sparse sul territorio nazionale e internazionale e decine di mulini italiani, per un totale di oltre circa 390.000 tonnellate di grano tenero utilizzate per produrre le farine. Grazie a questo progetto, oggi sono oltre 100 i prodotti Mulino Bianco – tra cui tutti i biscotti della marca – che possono fregiarsi del logo “farina di grano tenero da agricoltura sostenibile”.
PRODOTTI 'ANCORA PIÙ BUONI': 2.000 ETTARI RESTITUITI ALLA NATURA ENTRO IL 2022
“Questo disciplinare rappresenta la volontà del Gruppo di valorizzare ancora una volta l’agricoltura di qualità, incentivando la crescita della filiera del grano tenero” - spiega Paolo Barilla, Vice Presidente del Gruppo Barilla – “Un impegno dal campo alla tavola per offrire ai consumatori prodotti ancora più buoni, amici dell’ambiente e della biodiversità in linea con la nostra missione “Buono per Te, Buono per il Pianeta”.
Per il Direttore Generale WWF Italia Gaetano Benedetto “la ‘Carta del Mulino’ rappresenta un significativo passo verso un’agricoltura più sostenibile. Riducendo l’uso delle sostanze chimiche e restituendo spazio alla natura sarà possibile riportare nelle campagne fiori selvatici, indispensabili per l’alimentazione degli insetti impollinatori. Entro il 2022 circa 2.000 ettari saranno restituiti alla natura: il 3% della superficie agricola dedicata alla coltivazione del grano tenero, un vero e proprio piccolo Parco diffuso”.
L’approccio è semplice eppure ambizioso: aumentare la qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole e contemporaneamente supportare gli agricoltori e favorire la biodiversità, ad esempio salvaguardando gli insetti impollinatori come le api. Le oltre 20.000 specie di api selvatiche presenti al mondo (960 solo in Italia) sono infatti responsabili del 88% dell’impollinazione delle specie vegetali del pianeta, da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale.
Gli agricoltori che aderiscono al decalogo si impegnano infatti a riservare una superficie pari al 3% dei propri campi di grano tenero alla coltivazione dei ‘Fiori del Mulino’ - una miscela di specie erbacee, la cui presenza arricchisce i campi di biodiversità vegetale e animale - e a non utilizzare insetticidi in queste aree.
IL MULINO DELLE API
Ma le azioni di Mulino Bianco a tutela degli insetti impollinatori non finiscono qui.
Per salvaguardare una specie oggi sempre più a rischio estinzione a causa del cambiamento climatico, di pratiche agricole intensive e della crescente urbanizzazione, Mulino Bianco ha dato vita al progetto Il Mulino delle Api: in prossimità dei campi italiani di grano tenero della Carta del Mulino sono stati installati circa 300 “Mulini delle api”, delle vere e proprie casette che rappresentano un luogo sicuro dove api selvatiche, farfalle e altri insetti possono riprodursi e nutrirsi, riprendendo il proprio viaggio secondo i ritmi e i tempi dettati dalla natura.
UN MULINO SEMPRE PIÙ ATTENTO ALL'AMBIENTE
L’impegno di Mulino Bianco a tutela dell’ambiente parte da lontano. Dal 2008, infatti, la marca ha iniziato un lungo percorso di progressiva riduzione delle emissioni di gas serra e di utilizzo di acqua. Un obiettivo che si aggiunge all’acquisto di 100% energia elettrica da fonti rinnovabili e all’utilizzo di 100% imballi riciclabili.
Tre traguardi collegati ai nostri obiettivi prioritari: il rispetto della natura, la limitazione degli sprechi e la riduzione dell’impatto ambientale.
Vuoi contribuire a costruire un mondo più felice e attento alla Natura? Se sei un Molino, uno stoccatore o un agricoltore, puoi aderire anche tu alla Carta del Mulino: scopri come fare visitando https://www.mulinobianco.it/lacartadelmulino.
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