10 anni di dieta mediterranea: dal 2010 raddoppiati i consumi di pasta nel mondo. L'impegno di Barilla per promuovere uno stile di vita buono per le persone e per il pianeta
21 Febbraio 2020
Torino, 21 febbraio - A 10 anni dalla sua iscrizione a Patrimonio immateriale dell’Umanità UNESCO, la Dieta Mediterranea è sempre più tendenza globale. Il sito statunitense US News & World Report, specializzato nella pubblicazione di consigli e classifiche utili ai cittadini, la conferma come migliore al mondo. E il suo gradimento è in crescita in Paesi legati ad altre tradizioni alimentari, anche per la nuova consapevolezza di come le scelte che facciamo a tavola impattano non solo sulla nostra salute, ma anche su quella del pianeta.
Un indicatore del crescente successo della dieta mediterranea è l’andamento dei consumi di pasta. In 10 anni il consumo mondiale di spaghetti &co è passato da quasi 9 a circa 15 milioni di tonnellate annue. Il motivo? La pasta è la traduzione più immediata del concetto di mangiare mediterraneo: un alimento gustoso, sano, accessibile a tutti e in grado di aggiungere a qualunque piatto il sapore e i benefici della Dieta Mediterranea. La pasta è anche la traduzione più immediata del modo di fare impresa di Barilla, offrendo prodotti buoni per le persone e il Pianeta. Un recente studio del WWF ha calcolato che un piatto di pasta al pomodoro (100 grammi) ha un’impronta di carbonio di appena 0,492 kg mentre l’impronta idrica è pari ad appena 231,4 litri. Pochissimo, se confrontato con altri alimenti.
E anche il modello della Doppia Piramide Alimentare e Ambientale, sviluppato dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition evidenzia quanto l’impatto sul Pianeta dei cibi alla base della piramide della Dieta Mediterranea, per esempio la frutta, la verdura i legumi e i cereali come la pasta, sia inferiore rispetto a quello degli alimenti che stanno all’apice.
Barilla, con la sua offerta di prodotti e la sua visione d’impresa, si è assunta negli anni un ruolo chiave come ambasciatore del modello mediterraneo nel mondo. Lo dicono i numeri, che la incoronano gruppo leader mondiale della pasta e dei sughi pronti in Europa continentale, aree di business da cui deriva il 53,9% del suo fatturato. Lo conferma l’approccio “Buono per Te, Buono per il Pianeta, che guida le scelte quotidiane attraverso cui l’azienda vuole anche dare il proprio contributo per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dalle Nazioni Unite, nell’Agenda 2030.
“Lavoriamo affinché i nostri prodotti portino nel mondo cibo buono, sano e proveniente da filiere responsabili, ispirato allo stile di vita italiano e alla Dieta Mediterranea – afferma Luca Di Leo, responsabile Media Relations del Gruppo Barilla. “Sin dai tempi dell’Antica Roma, l’Italia è stata la culla della Dieta Mediterranea. Dobbiamo fare di tutto per non disperdere questo enorme patrimonio riconosciuto a livello internazionale.”
In Italia ci sono segnali di un progressivo allontanamento della popolazione dalla Dieta Mediterranea. Solo il 41% della popolazione del Nord Italia mangia seguendo questo modello, appena il 16,8% nel Centro Italia e il 42,1% nel Sud del Paese (Fonte: European Journal of Public Health, 2019). In Italia si mangia sempre più “fast food,” c’è meno convivialità a tavola e si fa meno attività fisica. In un recente studio su 30 Paesi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità evidenzia il problema sovrappeso e obesità tra i bambini italiani.
Barilla si propone come parte della soluzione: in 10 anni è stato migliorato il profilo nutrizionale di oltre 400 ricette, riducendo grassi, zuccheri e sale. Ha inoltre rafforzato la sua offerta con una gamma di prodotti a base di pasta integrale, ai cereali e senza glutine, a cui si è aggiunta anche la pasta ai legumi: un’inedita veste nutrizionale per un prodotto simbolo del Made in Italy alimentare per una pasta ancora più buona per le persone e il pianeta.
Non solo prodotti ma anche esperienze: Barilla con la campagna “Share the table” ha promosso negli Stati Uniti il valore della convivialità e dei pasti salutari in famiglia. E ancora, grazie al progetto “Sì.mediterraneo” negli anni ha aumentato la consapevolezza dei suoi dipendenti sui benefici nutrizionali e di sostenibilità ambientale della Dieta Mediterranea. La mensa dello stabilimento Barilla di Novara ha aderito alla sperimentazione del progetto europeo Su-EATable Life, che promuove nelle mense aziendali e universitarie menù sani e sostenibili, misurandone gli effetti in termini di riduzione dell’impronta di carbonio e dell’impronta idrica.

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