In viaggio con Barilla sui binari della sostenibilità
15 Luglio 2021
Negli ultimi anni la concentrazione di gas serra nell’atmosfera - causa principale del riscaldamento globale - è cresciuta costantemente. Nemmeno la pandemia e il conseguente lockdown, che nella primavera 2020 hanno ridotto del 50% la mobilità degli abitanti del Pianeta, hanno interrotto il trend di crescita delle emissioni.
Infatti, il 7 aprile 2021, l’Osservatorio Mauna Loa (USA), punto di riferimento internazionale per l’osservazione del fenomeno, ha comunicato che la concentrazione di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera ha toccato nel 2020 un nuovo record storico: 412,5 parti per milione, pari a una crescita del 12% negli ultimi 20 anni.
Per invertire una tendenza che rischia di avere effetti catastrofici per noi e il pianeta, l’Accordo di Parigi del dicembre 2015 ha fissato un obiettivo di lungo periodo: contenere l'aumento della temperatura media globale a 1,5° C rispetto ai livelli pre-industriali. Un obiettivo da perseguire agendo anche sui trasporti, che, da soli, provocano circa un quarto di tutte le emissioni di gas serra.
BARILLA E IL TRASPORTO SOSTENIBILE, UN IMPEGNO CHE VIENE DA LONTANO
La fragilità del Pianeta che ci ospita richiede azioni concrete, a cominciare da quelle che ogni giorno muovono le nostre materie prime, i nostri prodotti e le nostre persone. Per questo, da alcuni anni, incentiviamo i trasporti a minore impatto ambientale.
Ripercorriamo insieme le tappe principali di questo cammino.
- Il 3 novembre 2015 arriva nel nostro stabilimento di Parma, proveniente dal Porto di Ravenna, il primo Treno del Grano grazie al nuovo raccordo ferroviario che collega il nostro impianto con la stazione di Parma. Un progetto fortemente voluto da Pietro Barilla, da sempre alla ricerca delle migliori soluzioni tecnologiche al servizio dell’ambiente. Dai 20 vagoni del treno vengono scaricate 1.100 tonnellate di materia prima, per il cui trasporto sarebbero serviti 40 camion. Così, in un anno togliamo dalla strada 3.500 mezzi su gomma, con un risparmio di ben 1.100 tonnellate di CO2 (-94%): la quantità di gas serra assorbita da un bosco di oltre 50 mila alberi.
- Nell’autunno 2017 rinnoviamo il parco auto aziendale immettendo 83 veicoli a tecnologia ibrida. Grazie a questa scelta, in un anno le emissioni di CO2 diminuiscono di 165 tonnellate. E poiché le auto ibride hanno bisogno di un impianto per la ricarica, presso la nostra sede centrale viene creata la più grande stazione di ricarica elettrica d’Italia (31 colonnine).
- Alla fine del 2019 presentiamo 10 nuovi automezzi pesanti a metano liquido, che consentono una riduzione significativa delle emissioni di gas serra (PM -99%, NOx -70%, CO2 -15%) rispetto non solo ai tradizionali camion a gasolio, ma anche ai moderni veicoli euro 6 diesel.
- Nella primavera 2020 parte dal terminal ferroviario foggiano di Borgo Incoronata, con destinazione Parma, il primo treno con a bordo il grano duro della Puglia. Nella stagione 2020, ben 30 treni hanno percorso ogni volta più di 550 chilometri per portare al nostro stabilimento un totale di 30 mila tonnellate di grano duro, e ciascuno ha permesso di evitare la messa in strada di 1.000 camion, con una riduzione complessiva di oltre 1.500 tonnellate di CO2 (-70% rispetto al trasporto su gomma).
- Da marzo 2021, il 70% dei prodotti Barilla destinati al mercato tedesco - circa 100 mila tonnellate all’anno tra pasta, sughi e pesti - viene trasportato da3 treni a settimana lungo la nuova linea ferroviaria che collega l’interporto di Parma con quello di Ulm nel Baden-Württemberg, nella Germania meridionale.
- Nel maggio 2021 attiviamo un nuovo collegamento per il trasporto dei prodotti tra gli terminal dell’Emilia-Romagna (Piacenza e Parma) e quelli del Sud (Marcianise e Bari). L’iniziativa, realizzata con l’operatore GTS, permette di far viaggiare su treno, invece che su gomma, circa 110.000 tonnellate di nostri prodotti, come pasta, sughi, pesti e prodotti da forno. Un flusso di circa 6mila trasporti l’anno, che permetteranno di ridurre in media di circa il 60% le emissioni di CO2 (-6.000 tonnellate equivalenti) rispetto al trasporto su gomma e di togliere dalla strada circa 6.000 camion.
VERSO UN EXPORT SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE
La primavera 2020 è stata il vero spartiacque di questo viaggio.
Da quando infatti i nostri prodotti hanno cominciato a viaggiare su ferrovia anche in Europa, Barilla ha reso ulteriormente aumentato la puntualità delle consegne, arrivata al 99%, e ridotto i costi del 5%. Ma, soprattutto, abbiamo realizzato un ulteriore e sostanziale diminuzione dell’impatto ambientale: è stato calcolato che il passaggio dalla gomma al ferro toglie dalla strada ben 5mila TIR, con un abbattimento del 70% delle emissioni nocive.
“Per i volumi trasportati e il tipo di servizio svolto, si tratta di un’iniziativa unica in Europa”, commenta Gianluigi Mason, il nostro Direttore Logistica Italia. “Vogliamo dar vita a un esempio-guida di un nuovo sviluppo di logistica intermodale che intendiamo esportare anche su altre tratte, coerentemente con la nostra mission aziendale”.
Dunque, il nostro viaggio sui binari della sostenibilità continua. Appuntamento a presto, per raccontarvi le prossime tappe.
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