Pietro Barilla e ingegneria: all'università di Parma Riccardo Muti celebra una storia lunga trent'anni
26 Ottobre 2018
Il grande direttore d’orchestra ospite d’onore di un evento speciale organizzato dall’Ateneo e dal Gruppo Barilla nel 30° anniversario dell’inaugurazione della sede della Facoltà, realizzata grazie a un’importante donazione voluta da Pietro Barilla
Parma, 26 ottobre 2018 – È una storia lunga trent’anni quella che lega l’Ingegneria dell’Università di Parma a Pietro Barilla: una storia lunga e ricca di successi, celebrata oggi al Campus Scienze e Tecnologie in un evento speciale che ha avuto come ospite d’onore il Maestro Riccardo Muti, Direttore Musicale della Chicago Symphony Orchestra, unito a Pietro Barilla da una profonda amicizia.
Una storia lunga e bella, quella tra Barilla e Ingegneria: perché è grazie alla generosità dell’imprenditore-mecenate parmigiano che trent’anni fa l’Università poté costruire la sede didattica della Facoltà, dalla quale sono passati e si sono laureati migliaia di studenti e che certo ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo non solo dell’Ateneo ma dell’intero territorio.
Oggi dunque, a trent’anni di distanza, l’Università di Parma e il Gruppo Barilla hanno voluto creare un’occasione di ricordo e di celebrazione: e non a caso hanno chiamato una figura di straordinario rilievo come quella del maestro Riccardo Muti, che ha potuto parlare ai presenti (tra i quali molti studenti) di Pietro Barilla, con una particolare attenzione ai giovani e al loro futuro.
L’appuntamento è stato aperto dai saluti del Rettore Paolo Andrei, che nell’occasione ha conferito una speciale onorificenza ai primi sei laureati in Ingegneria a Parma dell’anno accademico 1989-1990, oggi tutti professionisti affermati: Alberto Alfieri, Daniela Allodi, Michele Amigoni, Massimo Bocchi, Massimo Boselli e Alberto Broggi. A seguire un intervento di Luca Barilla, Vicepresidente del Gruppo Barilla, che ha introdotto il Maestro Riccardo Muti.
INGEGNERIA ALL’UNIVERSITÀ DI PARMA: TRENT’ANNI DI STORIA
Già dal 1942 era attivo a Parma il Biennio propedeutico di Ingegneria, afferente alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali; però solo nel 1987, dopo reiterate richieste al Ministero, fu istituita la Facoltà di Ingegneria, articolata in tre corsi (Ingegneria civile, Ingegneria meccanica, Ingegneria elettronica). Primo preside fu eletto il prof. Gianfranco Albanese.
Pietro Barilla ebbe un ruolo fondamentale per la costruzione della sede didattica. Inizialmente comunicò al Rettore Giuseppe Pelosio la sua disponibilità a donare all’Università quattro miliardi di lire (fino ad allora la più imponente donazione di un privato cittadino a un’Università statale), e in un secondo tempo, a fronte dell’enorme crescita delle immatricolazioni (che superavano le capacità di accoglienza), decise di raddoppiare la donazione mettendo a disposizione altri quattro miliardi. Questo permise di costruire una sede di dimensioni adeguate e di accogliere tutte le richieste di immatricolazione provenienti da Parma e dall’intero bacino di utenza dell’Università.
Queste le parole di Pietro Barilla all’inaugurazione: «Noi siamo grati all’Università di Parma, al corpo accademico e amministrativo che la dirige, per averci offerto questa opportunità. È questa una doppia opportunità, contribuirà da un lato allo sviluppo dell’Università e di conseguenza allo sviluppo economico-sociale-culturale della nostra città e del nostro territorio, dall’altro favorirà la formazione a Parma di tecnici altamente preparati».
Da allora a oggi la Facoltà di Ingegneria prima e i Dipartimenti che poi le sono subentrati (oggi riunificati nel Dipartimento di Ingegneria e Architettura) sono stati in grado di formare tecnici di alta professionalità capaci di promuovere e gestire l'innovazione tecnologica. Tutto questo in piena sinergia con il contesto e con le aziende del territorio, che spesso hanno finanziato insegnamenti inseriti nei piani di studio e hanno comunque collaborato con l’Ateneo nella definizione di corsi sempre più aderenti alle necessità cui deve rispondere un ingegnere nei diversi settori.
Si è partiti con 3 corsi, si è arrivati a un’offerta formativa del Dipartimento di Ingegneria e Architettura che conta oggi17 corsi fra triennali e magistrali, tre dei quali erogati in lingua inglese. 14 i docenti del 1987, 128 i docenti oggi. 633 gli studenti dei corsi di studio nel 1987, 3.981 gli studenti oggi (dati anno accademico 2017-2018).
Questi oggi i corsi del Dipartimento di Ingegneria e Architettura
Corsi di laurea
Architettura Rigenerazione Sostenibilità
Ingegneria Civile e Ambientale
Ingegneria dei Sistemi Informativi
Ingegneria Gestionale
Ingegneria Informatica, Elettronica e delle Telecomunicazioni
Ingegneria Meccanica
Corsi di laurea magistrale
Advanced Automotive Electronic Engineering
Advanced Automotive Engineering
Architettura
Communication Engineering
Ingegneria Civile
Ingegneria degli Impianti e delle Macchine dell'Industria Alimentare
Ingegneria Elettronica
Ingegneria Gestionale
Ingegneria Informatica
Ingegneria Meccanica
Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
I PRIMI SEI LAUREATI IN INGEGNERIA A PARMA
Nella prima sessione di laurea della Facoltà (anno accademico 1989-90) fu conferito il titolo ai primi sei laureati in Ingegneria dell’Università di Parma: Alberto Alfieri, Daniela Allodi, Michele Amigoni, Massimo Bocchi, Massimo Boselli e Alberto Broggi, oggi tutti professionisti affermati nei rispettivi ambiti professionali.
Alberto Alfieri
È Responsabile Commerciale e Project Manager di Alfieri Enterprise srl Parma, azienda per la progettazione, la produzione e l’installazione di impianti per l’imbottigliamento di acqua e bevande. Tra i progetti più rilevanti degli ultimi anni la realizzazione di due aziende per la produzione di preforme e tappi in Tunisia nel 2009 (ALMED S.A. – Gafsa, dove ha ricoperto fin dall’inizio il ruolo di Président Directeur General), e in Algeria nel 2012 (BenalSarl - Khenchela), dove ha ricoperto fin dall’inizio il ruolo di Cogérant.
Daniela Allodi
Imprenditrice, è docente a contratto di Organizzazione del Progetto al Politecnico di Milano, Scuola del Design e di Project management all’Università di Parma. Ha scritto il libro Project management per l’architettura, FrancoAngeli, Milano, 2008. È stata progettista di opere in sotterraneo e responsabile della progettazione della tratta Alta Velocità Roma-Napoli per la Rocksoil Spa. Dal 2000 è presidente dell’impresa di costruzioni Allodi srl, sovrintende ed è responsabile delle attività imprenditoriali.
Michele Amigoni
È responsabile della Global Packaging Unit all'interno del Group Research, Development e Quality di Barilla, gestendo tutte le attività inerenti il Packaging del Gruppo Barilla dalla ricerca all'industrializzazione, per tutti i marchi e tutte le geografie. Entrato in Barilla alla fine del 1992, ha prima lavorato al Dipartimento di Ingegneria e Tecnologie di produzione e poi si è spostato all’area del Packaging, assumendo nel 2008 la responsabilità dell’area Sviluppo Packaging dell'intero Gruppo Barilla.
Massimo Bocchi
Esercita la libera professione come titolare dello studio tecnico Massimo Bocchi di Fidenza, occupandosi di progettazione e direzione lavori di edifici residenziali, produttivi e di strutture per impianti di derivazione e depurazione acque.
Massimo Boselli
È attualmente Dirigente con qualifica di Direttore Tecnico nell’azienda OCME s.r.l. di Parma, società leader nella progettazione e produzione di macchine per l'imballaggio. Assunto da Procomac Spa poco dopo la laurea, è stato Dirigente di GEA Procomac Spa dall’inizio del 2003.
Alberto Broggi
È General manager di Vislab, spin off dell’Università di Parma dedicato alla visione artificiale e acquistato nel 2015 dalla multinazionale Ambarella con gli oltre 30 ingegneri che ne facevano parte. Prima ricercatore e poi professore associato e ordinario all’Università di Parma, all’inizio degli anni Novanta ha creato il gruppo di ricerca sulla visione artificiale con applicazioni su veicolo e ha poi gestito numerosi progetti sulla guida automatica. Nel 2010 ha realizzato il primo e ancora unico test al mondo di guida automatica su un percorso intercontinentale, da Parma a Shanghai.
DICHIARAZIONE DEL RETTORE PAOLO ANDREI
«Se ancora oggi pensiamo a ciò che trent’anni fa Pietro Barilla fece per la Facoltà di Ingegneria non si può non restare ammirati e colmi di gratitudine: dapprima mise a disposizione quattro miliardi di lire per costruire la sede, e in un secondo tempo raddoppiò quella donazione arrivando a otto, e consentendo così alla neonata Facoltà di dotarsi di strutture adeguate alla richiesta in vertiginoso aumento di quegli anni. Il suo è stato un gesto non solo lungimirante, perché capace di cogliere appieno i bisogni del territorio e del Paese negli anni a venire, ma innanzitutto generoso verso la sua comunità: Pietro Barilla ha consentito a Ingegneria di nascere, di crescere e di svilupparsi, e di diventare passo dopo passo la splendida realtà che oggi è e continua a essere. Quel gesto, e con esso tutto ciò che Pietro Barilla e la sua famiglia hanno fatto per l’Università di Parma, è l’ennesima testimonianza di un amore per la cultura e la formazione, oltre che per Parma e il suo sviluppo, che Barilla ha sempre nutrito: l’ennesimo gesto d’amore per un Ateneo e una Città che saranno sempre grati a lui e alla sua famiglia»
DICHIARAZIONE DI LUCA BARILLA, VICEPRESIDENTE DEL GRUPPO BARILLA
«La Facoltà di Ingegneria è un dono per tutti che ci deve dare un forte senso di responsabilità e una spinta perché ciò che è stato fatto da chi è venuto prima di noi non vada disperso, anzi, sia valorizzato per diffondere educazione e cultura che sono la speranza di un futuro migliore»
IL GRANDE MAESTRO RICCARDO MUTI OSPITE DELL’UNIVERSITÀ DI PARMA
Il Maestro è appena rientrato dal Giappone dove il 23 ottobre 2018 è stato insignito del Praemium Imperiale 2018 per la musica che conferisce un prestigio internazionale in campo artistico pari a quello dei Premi Nobel in campo scientifico, con queste motivazioni:
«Con i prestigiosi traguardi raggiunti come direttore d’orchestra, Riccardo Muti è considerato un “Maestro tra i Maestri”. Ha diretto le più importanti orchestre del mondo. Il suo contributo riguardo alle opere di Verdi, in particolare, è di portata storica. Il suo eccezionale progetto “Le Vie dell’Amicizia”, che aspira a unire persone di origini diverse attraverso i concerti, dura da vent’anni ed è estremamente apprezzato. È inoltre degno di lode che egli abbia fondato l’“Italian Opera Academy” per sostenere e formare giovani direttori d’orchestra e cantanti d’opera».
Il premio, istituito nel 1988 in occasione del centenario della Japan Art Association, gli è stato consegnato dal Patrono Onorario e fratello dell’Imperatore - il Principe Hitachi - durante la cerimonia ufficiale a Tokyo.
Estratto dalla biografia di Riccardo Muti
Nel corso della sua straordinaria carriera, Riccardo Muti è direttore musicale del Maggio Musicale Fiorentino, della Philharmonia di Londra, dell'orchestra del Teatro alla Scala, della Philadelphia Orchestra, dirige costantemente le più prestigiose orchestre al mondo, dai Berliner Philharmoniker, alla Bayerischen Rundfunk, dalla New York Philharmonic all’Orchestre National de France, e naturalmente i Wiener Philharmoniker. La collaborazione assidua e particolarmente significativa tra Riccardo Muti e i Wiener Philharmoniker raggiunge - nel 2018 - 48 anni di sodalizio.
Nel 2004 fonda l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” formata da giovani strumentisti italiani - tutti sotto i trent'anni - selezionati da una commissione internazionale: ogni anno, le importanti tournée nel mondo - con Muti che dirige questa orchestra di giovani talenti - fanno registrare sempre il tutto esaurito.
Tra gli innumerevoli riconoscimenti conseguiti da Riccardo Muti: Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana, la Grande Medaglia d’oro della Città di Milano, la Verdienstkreuz della Repubblica Federale Tedesca, la Legione d’Onore in Francia (già Cavaliere, nel 2010 il Presidente Nicolas Sarkozy lo ha insignito del titolo di Ufficiale), Cavaliere dell’Impero Britannico conferitogli dalla Regina Elisabetta II e la Medaglia d’argento per l’impegno sul versante mozartiano a Salisburgo. La Gesellschaftder Musikfreunde, la Wiener Hofmusikkapelle e la Wiener Staatsoper lo hanno eletto Membro Onorario e il presidente russo Vladimir Putin gli ha attribuito l’Ordine dell’Amicizia. Lo stato d’Israele lo ha onorato con il premio “Wolf” per le arti, dai Wiener Philarmoniker ha ricevuto l'Anello d'oro in segno di ammirazione ed affetto, onorificenza da loro concessa nella storia a pochissimi direttori del passato.
Da settembre 2010 è Direttore Musicale della prestigiosa Chicago Symphony Orchestra. Nello stesso anno è nominato “Musician of the Year” dall’importante rivista “Musical America”.
Nel 2011, con l’esecuzione e registrazione live della Messa da Requiem di Verdi con la Chicago Symphony Orchestra vince la 53° edizione dei Grammy Awards con due premi: Best Classical Album e Best Choral Album; ottiene il prestigioso premio Birgit Nilsson -consegnato a Stoccolma alla presenza dei Reali di Svezia, le loro Maestà il Re Carl XVI Gustaf e la Regina Silvia – e riceve l’Opera News Awards a New York. Gli viene inoltre assegnato il Premio “Principe Asturia per le Arti”, massimo riconoscimento artistico spagnolo, consegnato da sua Altezza Reale il Principe Felipe di Asturia a Oviedo. È nominato membro onorario dei Wiener Philharmoniker e Direttore Onorario a vita del Teatro dell’Opera di Roma.
Nel 2012 è insignito della Gran Croce di San Gregorio Magno da Sua Santità Benedetto XVI. Nel 2016 riceve dal governo giapponese la Stella d’Oro e d’Argento dell’Ordine del Sol Levante e a ottobre 2018 gli è stato conferito il Praemium Imperiale dal Principe Hitachi. A giugno 2017 è insignito della Medaglia Goldener Johann Strauss dalla Johann Strauss Gesellschaft di Vienna. Numerose sono le lauree honoris causa conferite a Riccardo Muti da prestigiose università internazionali, tra cui, nel 2014, la Northwestern University di Chicago.
Il suo impegno civile di artista è testimoniato dai concerti proposti - attraverso il progetto “Le vie dell’Amicizia” - in alcuni luoghi simbolo della storia dal 1997 a Sarajevo, a Tokyo nel 2016 e Teheran, un ponte di fratellanza costruito nel segno della forza espressiva della musica capace di andare al di là di ogni parola e di superare ogni alterità.
Nel 2018 Riccardo Muti ha diretto per la quinta volta il Concerto di Capodanno a Vienna, seguito in diretta televisiva da oltre un miliardo di appassionati in tutto il mondo e vincitore del Doppio Disco di Platino.
Infine, nel luglio 2015 ha realizzato il suo desiderio di dedicarsi ancora di più alla formazione di giovani musicisti: fonda così la Riccardo Muti Italian Opera Academy per direttori d’orchestra, maestri collaboratori e cantanti con l’obiettivo di trasmettere la sua esperienza e le sue competenze, con particolare attenzione al repertorio operistico italiano.
L’Università di Parma
L’Università di Parma è un Ateneo statale che svolge attività di didattica e di ricerca rivolta al territorio nazionale e internazionale. Oggi conta circa 25.000 studenti e 1.800 tra docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo. Ha un’offerta formativa completa, costituita da 86 tra corsi di laurea triennali, corsi di laurea magistrale e corsi di laurea magistrale a ciclo unico, coordinati da 9 Dipartimenti. L’offerta comprende inoltre numerosi Master di I e II livello, Corsi di Dottorato, Scuole di Specializzazione e Corsi di Perfezionamento. Ampio spazio è dato anche all’ambito internazionale, grazie ai programmi di scambio (Erasmus+ e accordi bilaterali) e alla possibilità, offerta da alcuni corsi, di ottenere un doppio titolo con Università partner europee ed extra-europee.
Per ulteriori informazioni si prega di visitare: www.unipr.it
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