Barilla conferma il suo impegno con gli agricoltori dell'Emilia Romagna: contratti triennali fino al 2022 per un grano duro di qualità
4 Dicembre 2019
Presentato e sottoscritto oggi, mercoledì 4 dicembre 2019, presso la Regione ER, il contratto triennale di filiera che definisce le condizioni per la coltivazione e la commercializzazione di grano duro di alta qualità, nel territorio dell'Emilia Romagna, per il periodo di riferimento delle campagne di produzione cerealicola 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022.
La superficie complessiva oggetto del presente contratto è di circa 20.000 ettari per la campagna 2019/2020, con oltre 1.000 le aziende agricole dell’Emilia Romagna coinvolte, pari a una produzione stimata di circa 120 mila tonnellate.
Ben il 75 % dei volumi acquistati dal Gruppo di Parma in Emilia Romagna nel 2019 (circa 90.000 tonnellate) rientra nel progetto grano duro sostenibile che, oltre ad ottimizzare le rese di produzione per gli agricoltori, garantisce una riduzione delle emissioni di CO2 e dei consumi di acqua del -20%.
In linea con la mission aziendale “Good for You, Good for the Planet”.
Il Gruppo Barilla continua nel percorso virtuoso intrapreso negli anni scorsi con i contratti di coltivazione del grano duro e per il triennio 2019-2022 conferma e rafforza il suo impegno ad acquistare grano duro di qualità dagli agricoltori dell’Emilia Romagna, superando nel 2020 le 100.000 tonnellate, con un trend di crescita continua. Sono oltre 1.000 le aziende della regione coinvolte nell’accordo mentre la superficie agricola regionale interessata è di circa 20 mila ettari.
CON I CONTRATTI DI COLTIVAZIONE DEL GRANO DURO CI GUADAGNA TUTTA LA FILIERA
I contratti di coltivazione di durata triennale stanno portando forti vantaggi e importanti risultati per tutta la filiera della pasta. Da una parte più remuneratività alle imprese agricole del territorio emiliano-romagnolo, che sono riuscite a spuntare in media un prezzo di acquisto del 15-20% in più rispetto a quello di mercato. Dall’altra un grano duro di altissima qualità per Barilla visto che nel raccolto 2019 si è raggiunto un livello proteico del 15%. Per una pasta di alta qualità!
IL 75% DEL GRANO DURO ACQUISTATO DA BARILLA IN EMILIA ROMAGNA SARÀ COLTIVATO CON METODI SOSTENIBILI
In linea con la missione di Barilla “Buono per Te, Buono per il Pianeta”, il 75% del grano acquistato dal Gruppo di Parma nel 2019 in ER sarà coltivato secondo i metodi innovativi del progetto grano duro sostenibile, stipulato nel 2009 con Horta, spin off dell’Università di Piacenza. Questo progetto utilizza il sito di supporto alle decisioni granoduro.net e il decalogo Barilla per la coltivazione del grano duro sostenibile. Si tratta di due strumenti che consentono di ridurre durante la fase di coltivazione le emissioni di CO2 e i consumi di acqua di circa il -20%, oltre a fornire agli agricoltori i giusti consigli per ottimizzare la resa e la qualità della sua produzione. Dal 2016 ad oggi i volumi di grano duro sostenibile acquistati da Barilla in Emilia Romagna sono cresciuti del +40% passando da 65 mila tonnellate a circa 90 mila tonnellate.
NEGLI ULTIMI 10 ANNI IN EMILIA ROMAGNA DECUPLICATA LA COLTIVAZIONE DI GRANO DURO
Il grano coinvolto sarà principalmente costituito da varietà consigliate da Barilla (Normanno, Pigreco, Cysco, Levante) oltre alle proposte dalle controparti agricole tra le varietà dei grani di alta qualità. I contratti di filiera tra Barilla e la Regione Emilia Romagna hanno dato una spinta decisiva per il rilancio dell’agricoltura cerealicola regionale. Rispetto al 2006, anno di partenza di questa iniziativa, sono state implementate le capacità professionali necessarie al miglioramento della qualità del prodotto, sia in campo che nella fase di gestione e stoccaggio.
“Questo ulteriore accordo dimostra che c'è un modo virtuoso di sostenere l'agricoltura nazionale della filiera grano – pasta”, afferma Luigi Ganazzoli, Responsabile Acquisti del Gruppo Barilla. “Attraverso questi contratti di coltivazione triennali stiamo riuscendo finalmente ad aumentare la produzione di grano duro italiano di qualità e a remunerare adeguatamente gli agricoltori che potranno anche programmare al meglio lo sviluppo di mezzi e di risorse. Allo stesso tempo stiamo riscontrando una riduzione dell’impatto ambientale grazie alla crescita del progetto grano duro sostenibile, in linea con la nostra mission ‘Buono per Te, Buono per il Pianeta’. Per quest’anno, inoltre, abbiamo concordato una lista di varietà consigliate studiate insieme ad HORTA, spin off dell’università Cattolica di Piacenza. In questo modo saremo in grado di promuovere la coltivazione di grano duro sempre più adatta alle caratteristiche del territorio emiliano romagnolo. Questo per noi è un approccio strategico che progressivamente vorremmo estendere a tutte le Regioni Italiane oggetto dei nostri approvvigionamenti”.
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