10 storie di sostenibilità firmate Barilla
8 Giugno 2017
Un’azienda green che investe nel Paese e sostiene l’agricoltura di qualità puntando sui contratti di coltivazione del grano duro sostenibile. Che premia la diversità come un valore e dove e supporta le popolazioni colpite da emergenze. Promuove lo stile di vita mediterraneo, dal campo alla tavola in Italia e all’Estero ed è trasparente nei confronti del consumatore.
Ecco 10 cose da sapere sulla sostenibilità Barilla.
Menu “sostenibili” nelle mense aziendali, per fare dei dipendenti Barilla i primi ambasciatori della dieta mediterranea nel Mondo. Metodi innovativi di coltivazione del grano duro, per aiutare gli agricoltori a prendere decisioni e ottenere un prodotto più buono e amico dell’ambiente. Auto aziendali ibride o elettriche per ridurre il più possibile gli impatti ambientali. E poi ancora progetti di educazione alimentare divenuti case history nazionali. Senza dimenticare quei dipendenti che, in caso di disastri naturali, assumono le vesti di volontari della protezione civile. Tutto questo e molto altro è “Buono per te, Buono per il Pianeta”, la strategia aziendale del Gruppo Barilla mirata al benessere delle persone e del Pianeta. Che vogliamo raccontare attraverso 10 storie di sostenibilità.
A PEDRIGNANO LA PIÙ GRANDE STAZIONE ITALIANA PER LA RICARICA DI “AUTO ELETTRICHE”
Partiamo dai motori, quelli elettrici però. Per un parco auto aziendale amico dell’ambiente. Nel quartier generale di Pedrignano (Parma) il Gruppo Barilla ha da poco completamente rinnovato le proprio auto aziendali con 83 nuovi veicoli a tecnologia ibrida, ovvero con motore termico ed elettrico integrati. I nuovi modelli consentono di ridurre le emissioni inquinanti di CO2 di quasi il -40%, in linea con la missione aziendale “Buono per Te, Buono per il Pianeta”. Per “rifornire” i veicoli sono stati installati nello stabilimento di Pedrignano ben 31 punti di ricarica, che ne fanno la più grande stazione italiana di auto elettriche, Il vantaggio in termini d’impatto ambientale è notevole: confrontando le 83 auto prima e dopo si è evidenziata una diminuzione di circa 165 tonnellate di emissioni di CO2 l’anno. Parliamo della quantità di gas serra pari assorbita in un anno da più di 8.000 alberi.
LO STABILIMENTO DEI SUGHI DI “RUBBIANO”: DOVE LA SOSTENIBILITA’ E’ UN MUST
E’ il regno del pomodoro italiano di qualità. Da qui ogni anno partono 100.000.000 vasetti di sugo diretti verso le tavole di tutto il mondo. E nel 2017 è stato ampliato con un investimento di 50 milioni di euro. Quello di Rubbiano (Parma) è uno stabilimento all’avanguardia sul fronte della sostenibilità. Le emissioni di CO2 e i consumi di acqua sono rispettivamente il 32% e il 63% in meno rispetto a stabilimenti analoghi e con l’ampliamento è stato fatto un ulteriore passo avanti in questa direzione (-7% emissioni -9% di consumi idrici oltre a raggiungere il 95% del riciclo dei rifiuti generati). Anche sul fronte dell’occupazione Rubbiano rappresenta una case history virtuosa. E’ previsto infatti un piano di assunzioni progressivo che arriverà a circa 90 persone nel 2023. Il piano, permetterà inoltre di avere un perfetto bilanciamento di genere con l’obiettivo di avere uno stabilimento che occupa il 50% di donne al 2020, in pieno allineamento con la strategia Diversity & Inclusion che Barilla sta perseguendo.
NEL 2016 BARILLA HA TOLTO L’OLIO DI PALMA DA TUTTI I PRODOTTI DA FORNO
Barilla nel 2016 ha investito circa 40 milioni di euro in attività di ricerca e sviluppo per migliorare il profilo nutrizionale dei prodotti. Uno sforzo che ha portato a ridurre oltre 4.350 tonnellate di grassi saturi e a riformulare 150 ricette. In particolare il Gruppo di Parma ha sostituito l’olio di palma in tutti i prodotti da forno con olii vegetali a minor contenuto di grassi saturi in linea con la mission "Good for you Good for the planet". Oggi il portafoglio di prodotti Barilla utilizza oltre 30 diverse tipologie di olii vegetali, tra cui in particolare l’olio di girasole, che consente un miglioramento significativo del profilo nutrizionale dei prodotti e una maggiore friabilità. L’offerta dei prodotti Barilla nel 2016 si è inoltre arricchita di 17 prodotti integrali nuovi o con un aumento della componente integrale, nelle categorie brioches, pani morbidi, pasta, biscotti e fette biscottate. In generale dal 2010 ad oggi sono stati circa 360 i prodotti riformulati da Barilla.
“GUARDA TU STESSO”: VIAGGIO NELLA FILIERA DEI SUGHI BARILLA NEL SEGNO DELLA TRASPARENZA
Oggi alcuni credono che i sughi commerciali non siano buoni o di qualità. Ed è proprio nel segno della trasparenza e della qualità che il Gruppo di Parma ha ideato la campagna online “Guarda Tu stesso”: un viaggio virtuale alla scoperta di sughi e pesti Barilla per mostrare loro la cura e l’attenzione riposta in ogni fase, dal campo alla tavola. Scopriamo così che il 100% del basilico è italiano e il 70% arriva da fornitori che si trovano nel raggio di 100 km dallo stabilimento di Rubbiano, dove sono prodotti pesti e sughi Barilla. Anche i pomodori sono tutti raccolti nel Nord Italia, nelle province di Parma, Piacenza e Cremona. Questo garantisce meno emissione di CO2 e ingredienti più freschi per un prodotto “Buono per le persone e Buono per il Pianeta”. La campagna in Italia è stata sviluppata in collaborazione con due partner: National Geographic e Google. Attraverso lo Street View di Google Maps è stata resa possibile per gli utenti una passeggiata virtuale nei campi di pomodoro e basilico di una azienda agricola partner di Barilla così come una visita allo stabilimento produttivo di Rubbiano.
I NUOVI CONTRATTI TRIENNALI DI COLTIVAZIONE: + 40% DI GRANO DURO SOSTENIBILE ENTRO IL 2019
Per rilanciare la filiera della pasta italiana, Barilla ha attivato per il triennio 2017-2019 nuovi contratti di coltivazione del grano duro, per la prima volta pluriennali, impegnandosi ad acquistare dagli agricoltori italiani ben 900.000 tonnellate di grano duro. Un contratto rivoluzionario che oltre a garantire alle imprese agricole di avere una migliore redditività (in media del +25% superiore ai contratti standard) permetterà a Barilla, grazie all’applicazione di rigorosi disciplinari di coltivazione, avrà la certezza di ricevere un grano duro di eccellente qualità e ancora più sostenibile. L’accordo, infatti, prevede l’incrementodel+40% dei volumi acquistati da Barilla nell’ambito del progetto “grano duro sostenibile” che passeranno dalle 197.000 tonnellate del 2016 alle 280.000 tonnellate del 2019 (vedi comunicato allegato).
GRANODURO.NET E IL DECALOGO BARILLA: L’INNOVAZIONE AL SERVIZIO DEGLI AGRICOLTORI
La coltivazione sostenibile del grano duro è frutto di un progetto nato nel 2009 e realizzato in collaborazione con Horta, spin-off dell’Università di Piacenza. E nasce dopo la scoperta che l’impatto ambientale per la produzione di un chilo di pasta deriva per oltre il 50% dalla coltivazione del grano duro. Da qui la scelta di ottimizzare le tecniche colturali grazie a due strumenti innovativi al servizio dell’agricoltore. In primis il sito granoduro.net che attraverso i dati raccolti dalle stazioni meteo dedicate e le previsioni metereologiche da satellite, fornisce indicazioni per la corretta coltivazione di ogni singolo appezzamento di terreno. Dall’altra il decalogo Barilla per la coltivazione del grano duro sostenibile: 10 regole da seguire per ottenere un minore impatto ambientale e favorire il business di tutta la filiera. Grazie a questi è stato possibili ridurre le emissioni di CO2 di circa il -35% e aumentare i benefici per gli agricoltori che hanno ottenuto una maggiore resa di produzione (fino al +20%) e minori costi di produzione (fino al -30%). Con conseguenze positive sul guadagno netto per ettaro che negli ultimi tre anni è stato mediamente più alto di circa il 20% rispetto a un sistema di tipo tradizionale. Fino ad oggi di questa opportunità hanno beneficiato ben 2400 aziende agricole di quattro macro-aree del Paese: la pianura lombardo veneta, la Regione Emilia Romagna, l’Italia Centrale (Toscana, Marche, Abruzzo) e l’Italia Meridionale (Puglia, Basilicata, Campania).
“SI MEDITERRANEO”: QUANDO LA SOSTENIBILITA’ INIZIA DALLA TAVOLA (AZIENDALE)
Tocca anche la tavola della mensa aziendale l’impegno di Barilla sul fronte della sostenibilità. Si chiama “Sì.mediterraneo” il progetto di educazione alimentare e gestione dei ristoranti aziendali per i dipendenti del Gruppo Barilla realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Università Federico II di Napoli e con il contributo del Barilla Nutrition Advisory Board. Menù sostenibili dal punto di vista ambientale ed equilibrati dal punto di vista nutrizionale per accrescere la consapevolezza dei benefici della Dieta Mediterranea. Ai dipendenti Barilla non solo viene indicato nei menù quale è l’apporto calorico degli alimenti che consumano, ma anche l’impatto ambientale associato alla loro scelta. Ad oggi sono stati coinvolti nel progetto 7.300 dipendenti in 15 paesi. Con ottimi risultati dall’inizio del programma nelle sole mense di Parma è duplicato il consumo di pasta integrale ed è aumentato del 40% il consumo di pane integrale. È migliorato il consumo di frutta e verdura ed è stato registrato un incremento del consumo di carni bianche.
CON “GIOCAMPUS” NEGLI ULTIMI 10 ANNI A PARMA -25% DI BAMBINI IN SOVRAPPESO
Sostenibilità significa anche benessere delle future generazioni. Per questo Barilla promuove, insieme a Coni, Comune di Parma, Università degli Studi di Parma, CUS Parma e Ufficio Scolastico Regionale, il progetto “Giocampus”. Si tratta di un innovativo progetto di educazione alimentare e motoria che dal 2002 ad oggi ha coinvolto a Parma ben 35.000 bambini dai 5 a 14 anni trattando il benessere delle future generazioni con un approccio rigorosamente scientifico e un intervento che accompagna il bambino tutto l’anno. Con risultati a dir poco incoraggianti. Negli ultimi 10 anni la percentuale dei bambini in sovrappeso tra quanti hanno aderito al progetto è scesa dal 15,5% all’11,7% (-25%). Nello stesso arco di tempo il numero di bambini che prima saltava la colazione è sceso dal 22% all’8% e quello di chi faceva colazione mentre guarda la televisione è sceso dal 18% al 9%. Il consumo di frutta durante il primo fondamentale pasto della giornata è addirittura aumentato del +120%. Anche dal punto di vista dell’attività motoria sono stati registrati dei progressi importanti da parte dei bambini e ragazzi. Grazie alle numerose e diversificate attività sportive è stato evidenziato un aumento della forza veloce degli arti inferiori del +11% e della mobilità articolare (spalle +44,5%, tronco – gambe +22,8%). Grande successo ha riscosso anche l’iniziativa Pedibus: la percentuale di bambini che ha iniziato ad andare a scuola a piedi è cresciuta del 102%.
BARILLA ADERISCE A INCLUDEED.COM: COMMUNITY SU INCLUSIVITÀ AZIENDE
Barilla è tra le 100 aziende che, nel 2017, hanno aderito al progetto della startup svizzera Includeed.com: la prima piattaforma online dove chi cerca o ha già trovato lavoro può recensire (in forma anonima) le aziende per il loro impegno su diversità e inclusione. Una sorta di guida virtuale dei migliori posti di lavoro, o meglio, di quelli dove è più facile ‘lavorare bene’, godere di pari opportunità e sentirsi valorizzati. La piattaforma nasce da uno studio dal quale è emerso che il 90% delle aziende comunica il proprio impegno per la diversità, ma nel mondo il 61% dei lavoratori afferma di sentirsi discriminato sul posto di lavoro per sesso, età, etnia o orientamento sessuale. Tra aziende che hanno aderito all’innovativo progetto non poteva mancare Barilla, che da anni ha iniziato un percorso per promuovere la diversità e dell’inclusione e sono un fattore determinante per il suo modo di fare impresa. Si riflettono nelle politiche e nei benefit offerti a tutto il personale, indipendentemente da età, disabilità, sesso, razza, religione o orientamento sessuale. nel documento di strategia dell’azienda, il "Barilla Lighthouse", la diversità è infatti presentata come un obiettivo aziendale fondamentale.
BUONO PER LA COMUNITA’: UNA CUCINA MOBILE E 100 “ANGELI BARILLA” PRONTI A INTERVENIRE
Portare un “piatto caldo”, in modo tempestivo, nei luoghi colpiti da disastri naturali. Questo l’obiettivo della Colonna Mobile d’Emergenza messa in piedi da Barilla in collaborazione con la Protezione Civile di Parma. Composta da un camion cucina mobile - che può erogare fino a 500 pasti caldi l’ora - è attiva quattro ore dopo la chiamata d'emergenza. Si prefigge l’obiettivo di garantire, al manifestarsi di emergenze, la preparazione e somministrazione di alimenti nelle prime 72 ore. Ma la vera novità del progetto è data dagli Angeli Barilla. I dipendenti del Gruppo, infatti, sono stati coinvolti in un corso di formazione per diventare volontari base della Protezione Civile e per contribuire, qualora ce ne sarà necessità, al funzionamento della Colonna. A oggi sono state formate quasi 100 persone, diventate “Angeli Barilla”. Il progetto della Colonna Mobile è stato fortemente supportato dalla Famiglia Barilla che, fin dall’alluvione in Piemonte del 1994, collabora attivamente con la Protezione Civile Nazionale.
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